La rete di distribuzione

Fornire acqua potabile significa approvvigionamento, trattamento e distribuzione della risorsa per uso domestico, industriale e irriguo.

Per fare questo sono necessari impianti tecnici in grado di accumulare l'acqua e una fitta rete di trasporto per la sua distribuzione. Il nostro compito è quella di gestire l’intera rete di distribuzione, dalla sorgente al consumatore finale.

Le sorgenti

L'acquedotto del Cusello conta 103 sorgenti e 19 camere di raccolta ed è situato sulle pendici del Monte Tamaro, nei comuni di Sigirino e Mezzovico. Attraverso un fitto sistema di tubature le acque raccolte vengono convogliate verso Crana, che è il punto di raccolta di tutte le sorgenti. Da Crana parte una condotta lunga circa 10 km, che trasporta l'acqua verso la città.
Altre 14 sorgenti sono situate nei quartieri di Barbengo, Brè, Cureggia, Davesco-Soragno e Pregassona.

Il Lago

L'acqua viene prelevata in due punti del lago Ceresio. Il primo si trova a 115 metri dalla riva, a Cassarate (dinnanzi alla Lanchetta), ad una profondità di 35 metri. Qui, tramite una condotta di adduzione, l’acqua viene trasportata verso la stazione di potabilizzazione dove viene filtrata e disinfettata.
Il secondo punto di prelievo si trova a Barbengo in zona Pian Casoro a 173 metri dalla riva e ad una profondità di 35 metri. L’acqua viene convogliata nella stazione di pompaggio e in seguito pompata alla stazione di potabilizzazione di Noga dove viene filtrata e disinfettata.

La falda

L'acqua del sottosuolo rimane la più importante fonte di approvvigionamento della città e dei comuni serviti. L'ampia disponibilità offerta dalla falda freatica e le numerose opere realizzate nel piano del Vedeggio tra Bioggio e Manno, permettono il prelievo di circa il 40% del fabbisogno dell'Acquedotto.