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Dal 2035 solo auto elettriche. E le colonnine di ricarica?

L’intervista a Milton Barella, Product Manager mobilità sostenibile AIL SA

23 settembre 2021

Dal 2035 solo auto elettriche. E le colonnine di ricarica?

Nel 2020 c'è stato un picco di vendite di nuovi veicoli elettrici in tutto il mondo, Svizzera inclusa. L’anno scorso infatti è stato raggiunto l’obiettivo della Confederazione di aumentare il numero di automobili ricaricabili nel paese fino a raggiungere la quota del 15%. La crescita esponenziale del mercato dei veicoli elettrici porta naturalmente alla nascita di molte iniziative ad essa correlate, come per esempio la creazione e la pianificazione delle stazioni di ricarica sul territorio.

L’infrastruttura dei punti di ricarica sembra infatti essere a detta di molti il punto debole della Svizzera. Per fare un po’ di chiarezza, abbiamo deciso di intervistare Milton Barella, Product Manager mobilità sostenibile per le Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA.

Milton, a partire dal 2035 il Green Deal dell’UE prevede che non vengano più prodotte automobili a Benzina o Diesel. La Svizzera sembra essere sulla buona strada, ma le criticità non mancano: come la mettiamo per esempio con i punti di ricarica?

Normalmente chi si lamenta della mancanza dei punti di ricarica sono le persone che non guidano un’auto elettrica, perché ancora non hanno sviluppato l’occhio clinico per individuarle e quindi sottostimano di molto il loro numero. In realtà in Svizzera abbiamo più di 3500 stazioni di ricarica e, soprattutto le stazioni di ricarica rapide, che sono quelle che interessano ai Ticinesi quando viaggiano oltralpe, sono in forte crescita; queste sono presenti su quasi tutte le aree di servizio autostradali e nei prossimi anni ne verranno introdotte ancora un centinaio. Un’auto di dimensioni medie (batteria da 50kWh) impiega circa 5 ore a ricaricarsi completamente con una stazione di ricarica lenta, e circa 30 minuti con una stazione di ricarica rapida

Da noi in Ticino sono presenti più di 200 stazioni di ricarica ed anche questo numero cresce di pari passo col bisogno degli utenti.

AIL guarda al futuro con positività ed è pronta ad offrire alla propria clientela delle soluzioni vantaggiose e all’avanguardia per la mobilità elettrica. Puoi già dirci qualcosa al riguardo?

AIL ha sviluppato specifiche soluzioni di ricarica per ogni necessità: ricariche private per le case monofamiliari, per i condomini (tema molto caldo visto la complessità), per gli uffici e per le aziende. AIL offre servizi in grado di coprire tutta la catena del valore: dalla consulenza fino all’installazione, dai sistemi di fatturazione fino alla manutenzione.

In collaborazione con Emotì offriamo anche soluzioni di ricarica pubblica e semipubblica. In futuro ci saranno sempre più stazioni di ricarica rapide in punti nevralgici, dove l’utente andrà a ricaricare solo una volta alla settimana. Le nuove stazione di ricarica per auto elettriche potrebbero nella pratica essere comparate alle attuali stazioni di benzina.

La ricarica dell’automobile a casa sembra essere più complessa se prendiamo in considerazione le persone che vivono in un condominio. Esistono delle soluzioni valide?

Noi come AIL abbiamo diverse soluzioni valide per i condomini: soluzioni in cui la stazione di ricarica privata viene installata nel posteggio del proprietario dell’automobile e collegata direttamente al contatore del suo appartamento oppure in cui la stazione dedicata o condivisa è collegata ad un contatore comune (e bisogna quindi effettuare la fatturazione specifica ad ogni singolo utente, servizio che è anche offerto da AIL). Le soluzioni ci sono e il problema tipicamente non è la fattibilità tecnica bensì il necessario consenso dei condomini o del proprietario dell’immobile.

C’è una rivoluzione culturale dietro questa mutazione identitaria dell’automobile e del suo uso, ed è quindi necessario un cambiamento a livello di mindset da parte di ognuno di noi.

… anche lo smaltimento della batteria è un tema molto dibattuto.

Ad oggi durante il processo di smaltimento di una batteria è possibile riciclare fino al 95% del materiale. Fino a poco tempo fa non veniva fatto perché c’erano troppo poche auto elettriche in circolazione e di conseguenza meno batterie da smaltire; non era redditizio. Maggiore è il numero di auto elettriche, più facile diventa creare dei centri adeguati allo smaltimento e riciclaggio delle batterie. Inoltre, prima di riciclare una batteria è consigliabile anche prendere in considerazione il concetto di “batteria tampone” dando così una seconda vita alla batteria.  Per esempio, si potrebbe collegare la batteria al nostro pannello fotovoltaico in modo tale che l’energia prodotta durante il giorno venga accumulata nella batteria e la sera si possa utilizzare quest’energia per caricare l’auto elettrica o per le utenze domestiche.

In generale dopo 20’000/30'000 km di utilizzo di un’automobile elettrica le emissioni di CO2 emesse durante la produzione della batteria vengono compensate.

Le infrastrutture dell’elettricità attuali in Svizzera saranno in grado di sostenere il cambiamento?

La rete elettrica svizzera sarà in grado di affrontare questo cambiamento grazie all’implementazione di regole specifiche. Già ora le Prescrizioni delle Aziende Elettriche (PAE) svizzere, per ridurre il carico sulla rete locale, richiedono che sia presente una gestione del carico quando sono installate diverse stazioni di ricarica nello stesso luogo. Inoltre, le aziende elettriche stanno testando vari modi per ridurre il carico complessivo sulla rete, chi punendo l’utente, chi premiando l’utente che permette dall’azienda elettrica di gestire a distanza il suo impianto (come offre AIL con la tariffa flessibilità).  

Tu stesso hai di recente acquistato un’automobile elettrica. Per quale soluzione hai optato?

Ho da poco acquistato un’autovettura completamente elettrica con un’autonomia di più di 400 km. Questa mi permette di muovermi in completa libertà e senza inquinare, sia nella nostra regione sia all’estero! Infatti, grazie al numero crescente di stazioni di ricarica rapide in tutta Europa, diventa sempre più facile muoversi ovunque; ed è proprio per questo motivo che ho scelto un’autovettura puramente elettrica e non una ibrida ricaricabile (PHEV). Per ricaricare la mia automobile a casa invece ho scelto di installare una comoda colonnina di ricarica privata nel posteggio del condominio in cui risiedo.

Per concludere, quali sono i passi da seguire per l’acquisto di un’automobile elettrica?

Prima di tutto, come per l’acquisto di una qualsiasi automobile, si parte con il valutare e comparare le varie possibilità di acquisto.

Il TCS offre uno strumento molto utile che ti permette di sfogliare un catalogo di automobili elettriche o ibride presenti sul mercato, visualizzando nel contempo i tuoi costi d’esercizio, la tua impronta ecologica e permettendoti di fare un paragone tra la tua auto elettrica o ibrida con un’auto della stessa tipologia a benzina o diesel.

Una volta scelta l’automobile, informatevi sugli incentivi cantonali. Esistono degli incentivi cantonali di CHF 500 per ogni colonnina installata e a volte anche incentivi comunali. Inoltre il cantone (ed anche alcuni comuni) offre anche degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche.

L’installazione della colonnina deve poi venir eseguita da un professionista, responsabile anche per la compilazione dei necessari moduli. AIL offre una consulenza gratuita per aiutare il cliente a scegliere la soluzione di ricarica più adatta alle sue esigenze. Se a seguito della consulenza decidi di affidarti ad AIL, ci occupiamo noi di tutto: dal sopraluogo all’offerta fino alla messa in servizio della colonnina con il tuo elettricista.