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Lavori di ampliamento della Stazione trattamento Cassarate

Capitolo 1) La stazione di trattamento provvisoria del Ronchetto

7 settembre 2022

Lavori di ampliamento della Stazione trattamento Cassarate

Sono giunti al termine i lavori per la messa in servizio della Stazione pompe Cornaredo provvisoria (zona CSCS) e della Stazione trattamento Ronchetto provvisoria (via Tesserete, zona Ospedale Civico). 

Per garantire un approvvigionamento idrico resiliente in grado di sopperire ai mutamenti climatici come ad altre avversità, le AIL promuovono il concetto dei “due pilastri” ossia quello di un acquedotto provvisto di almeno due sistemi d’approvvigionamento idrico indipendenti e ridondanti fra loro: i pozzi della falda del Vedeggio e la stazione di trattamento a lago di Cassarate.  

Presso la piana del Vedeggio la città di Lugano dispone già di un impianto in grado di provvedere interamente al proprio fabbisogno idrico, mentre la stazione a lago di Cassarate da sola non è in grado di fornire sufficiente acqua potabile ai cittadini nel caso i pozzi dovessero fermarsi. 

Ecco che le AIL prevedono un ammodernamento e un ampliamento di quest’ultima che passerà dall’attuale capacità di produzione di 200 litri al secondo a 600, triplicando la resa e diventando il secondo pilastro sulla quale poggerà il nostro acquedotto. 

L’ampliamento della stazione a Lago di Cassarate è in fase di progettazione e, se la proposta di AIL dovesse essere condivisa con il municipio e il consiglio comunale di Lugano, l’obbiettivo prefissato è quello di iniziare i lavori nel 2025 e terminarli ad inizio 2028. Per sostituire la stazione di Cassarate durante il fermo causato dai lavori, era prevista la realizzazione di un impianto di trattamento mobile e provvisorio. La sua ubicazione, fino all’inizio dell’anno scorso, sembrava potenzialmente essere in piazza della Riscossa, così da poter sfruttare la condotta di captazione a lago già esistente. 

Alla fine del 2021, durante alcune prove di pompaggio presso la falda del Vedeggio, con l’obbiettivo di valutare la realizzazione di un terzo pozzo di captazione, è stato riscontrato un inquinamento da idrocarburi nell’acqua di falda (vedi comunicato AIL del 28 febbraio 2022) 

Ecco che AIL ha prontamente risposto all’emergenza, allestendo un’unità di crisi, monitorando a tappeto la falda e cercando una fonte d’approvvigionamento idrica alternativa. In sinergia con il municipio di Lugano, si è deciso di anticipare la realizzazione dell’impianto di trattamento provvisorio che però, rispetto a quanto inizialmente previsto, deve poter funzionare in parallelo all’attuale stazione a lago di Cassarate. 

Fortunatamente AIL dispone già di altri punti di captazione a lago grazie alla propria rete di acqua industriale. Ecco che in breve tempo è stata realizzata la nuova stazione di trattamento provvisoria in via Tesserete nei pressi del serbatoio Ronchetto. Quest’ultima viene alimentata direttamente dalla stazione di pompaggio dell’acqua industriale di Cornaredo grazie all’installazione di 3 nuove pompe e al recupero di una sottostruttura dell’acqua potabile già presente. 

L’acqua di lago pompata da Cornaredo viene accumulata in un serbatoio provvisorio da 40 m³ in polietilene per poi venire trattata grazie ad un impianto di ultrafiltrazione posto all’interno di 4 containers realizzati dalla ditta olandese Logisticon Water Treatment. Ciascun container è in grado di produrre fino a 50 litri al secondo di acqua potabile, di conseguenza il potenziale massimo dell’impianto è di 200 litri al secondo, lo stesso dell’attuale stazione a lago di Cassarate. 

Per approfondire ulteriormente la tematica, è stato intervistato il capo progetto ing. Mattia Renggli. 

Cosa succederà alla stazione provvisoria una volta ampliata quella di Cassarate? 

La stazione di trattamento provvisoria verrà dismessa, ossia i containers a noleggio verranno restituiti mentre le restanti infrastrutture verranno smantellate o demolite.  Si sta già valutando quali apparecchiature recuperare e riutilizzare nei nostri impianti o nei progetti futuri. 

Non escludo tuttavia la possibilità che la città di Lugano, se non il canton Ticino, voglia avvalersi di un impianto di trattamento mobile d’emergenza per fronteggiare eventuali crisi idriche (vedasi il mendrisiotto quest’anno). La riflessione per l’acquisto di uno o più containers andrebbe sicuramente fatta. 

È stato citato il trattamento ad ultrafiltrazione, in cosa consiste di preciso? 

È la prima volta che AIL dispone di un impianto ad ultrafiltrazione, processo previsto anche nella futura stazione di trattamento a lago di Cassarate. L’acqua viene filtrata attraverso delle membrane porose di diametro massimo di 0.02 µm (20 milionesimi di millimetro), il materiale organico e i batteri non superano questa barriera ed ecco sgorgare acqua limpida e potabile. Successivamente quest’acqua viene comunque clorata per assicurare l’eliminazione totale dei batteri anche in caso (sfortunato) di guasti.  

L’acqua filtrata e disinfettata viene infine immessa nel serbatoio Ronchetto per poi arrivare fino ai rubinetti della città di Lugano. 

C’è qualche particolarità o aneddoto relativo a questo progetto? 

Sì, stiamo adoperando un serbatoio che ha una sua storia. Prima di immettere l’acqua nella canalizzazione, è necessario neutralizzare il pH del contro-lavaggio dell’ultrafiltrazione. Per farlo, abbiamo recuperato un serbatoio in acciaio inossidabile di seconda mano da un sito stile “tutti.ch” e sembrerebbe fosse adoperato precedentemente da un’azienda lattifera o casearia. Anche i serbatoi possono avere una seconda vita.